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L'arte delle pergole bioclimatiche: arricchire e ottimizzare i tuoi esterni

L’arte delle pergole bioclimatiche: arricchire e ottimizzare i tuoi esterni

Queste pergole si distinguono per le loro lame regolabili, che controllano il flusso d’aria e la luce del sole, fornendo una barriera efficace contro il caldo, il freddo e la pioggia. Oltre alla loro funzionalità, le pergole bioclimatiche rappresentano un elemento di design che potenzia l’aspetto e lo stile degli spazi aperti, integrandosi perfettamente con l’architettura e il panorama circostante.

Le pergole bioclimatiche, dunque, non si limitano ad abbellire: sono la risposta ideale per chi desidera fruire del proprio angolo all’aperto in ogni periodo dell’anno, combinando comfort, efficienza energetica e bellezza.

Pergole Bioclimatiche vs Tende da sole: quale scegliere?

Le pergole bioclimatiche e le tende da sole rappresentano due varianti di copertura per gli spazi esterni, con caratteristiche simili ma anche notevoli differenze.

Entrambe offrono protezione da sole e pioggia, ma con distinzioni importanti: le pergole bioclimatiche, infatti, vantano una maggiore resistenza e versatilità rispetto alle tende da sole. Si adattano a varie condizioni climatiche e possono essere personalizzate secondo le esigenze del tempo e del proprietario. Le tende da sole, invece, sono più vulnerabili all’usura e al deterioramento dovuti agli agenti atmosferici, e necessitano di essere ritirate in caso di vento forte o neve.

Le pergole bioclimatiche, realizzate con materiali robusti e duraturi, possono essere modulate secondo le necessità climatiche e di comfort. Inoltre, rispetto alle tende da sole, le pergole bioclimatiche offrono uno spazio più vasto e arioso, senza limitare l’altezza e la profondità dell’area protetta. Sono, quindi, una scelta più innovativa e funzionale per valorizzare gli spazi esterni, offrendo l’opportunità di ricreare il cosiddetto “Giardino d’Inverno”, un equilibrio perfetto tra design e comfort, per soddisfare ogni desiderio di relax e di connessione con la natura.

Il tessuto della copertura: quale materiale scegliere?

La tipologia di tessuto da adottare per una tenda da sole è indubbiamente un elemento fondamentale, e avviene sempre in fase preliminare, ossia la più delicata. Ma quali sono le funzioni principali che tale tessuto deve assolvere?

La tenda deve innanzitutto proteggere la nostra pelle dai raggi nocivi del sole, o meglio dalle radiazioni che possono causare invecchiamento precoce e scottature: il fattore di protezione di una tenda varia a seconda di alcune caratteristiche del tessuto.

La composizione delle fibre è un altro elemento da tenere in larga considerazione, poiché, a seconda di come essa è stata strutturata, avrà una differente capacità di assorbire (e quindi di non lasciar penetrare) i raggi UV; riguardo questo aspetto, le fibre sintetiche sono le migliori e più performanti.

Il colore gioca altro ruolo molto importante, in quanto le tinte più scure sono in grado di fornire una barriera più resistente non soltanto alla luce, ma anche ai raggi nocivi, rispetto ai colori più chiari; di contro, colori meno accesi possono riscaldare più velocemente il tessuto, trattenendone il calore.

Attualmente i tessuti maggiormente utilizzati nel mercato sono le fibre acriliche, il poliestere ed il  PVC.

Ultimo, ma non meno importante punto, riguarda il lato estetico e legale: già, perché se ci troviamo in un condominio, dovremo chiedere all’amministratore se siano stati stabiliti dei colori per mantenere uniformità nel complesso abitato, o se possiamo scegliere la composizione che più ci aggrada.

Ecco cosa devi sapere se vuoi installare una tenda da sole

Dove posso installare la mia tenda?

Puoi scegliere l’area che più ritieni adatta: di solito esse sono il terrazzo, i balconi, i giardini, le facciate delle finestre o grandi vetrate. Ma in caso di dubbio, è sempre bene chiedere al nostro servizio gratuito di consulenza, basta cliccare qui.

Quali sono le misure giuste?

Fermo restando che la misura giusta in assoluto non esista, ma che esista soltanto la tenda giusta per noi e per le nostre esigenze, le misure massime e minime per una tenda da sole possono variare in base alle caratteristiche strutturali delle stesse. Pertanto non meravigliamoci se alcune delle soluzioni proposte in fase di consulenza dopo il sopralluogo possano divergere leggermente da quanto ci saremmo aspettati, il professionista che vi affianca sta soltanto facendo in modo che tutto vada per il meglio e che la vostra copertura duri a lungo.

Quindi le tende vengono realizzate su misura?

La risposta è sì: per progettarle, vengono stimate le dimensioni dello spazio esterno da schermare e l’esposizione solare dell’edificio, ciò al fine di poter scegliere il modello più adatto di tenda, oltre che il tessuto ed il colore migliori; queste scelte ne influenzeranno anche l’inclinazione ed altri fattori tecnici affini.

Quali sono gli elementi che compongono una tenda tradizionale?

– Per prima cosa c’è la struttura, ovvero la parte più importante della tenda da sole, quella cha farà da elemento portante e resistente agli agenti atmosferici (ma non solo).

– Il tessuto (o telo), ossia quella che ripara dai raggi del sole.

– Il cassonetto (dove presente) nel quale la tenda si riavvolge; la sua funzione è quella di proteggere la nostra tenda da pioggia, neve, grandine e quant’altro potrebbe decurtarne il tempo di tenuta.

– Il tettuccio in alluminio in alternativa al cassonetto avente le stesse funzioni del cassonetto.

– Il meccanismo di avvolgimento, il quale può essere manuale o automatico, grazie all’impiego di motore.

Questi sono i principali punti da conoscere per poter capire come una copertura solare è composta; in questi giorni analizzeremo più da vicino una di queste componenti per capirne più a fondo le modalità di impiego: i vari tessuti.

Coperture solari, manca una legge chiara

Si fa tanto parlare di incentivi concessi dal Governo, di parametri tecnici da rispettare e di materiali da adottare. Anche se le aziende virtuose cercano con enorme sforzo di stare dietro ai continui cambiamenti apportati dai legislatori, ciò che viene fornito agli addetti ai lavori non è sempre un prospetto chiaro ed utile di quanto necessario per poter accedere ai tanto sospirati benefici.

Ma veniamo ai dettagli: cosa è stato finora divulgato?

1- Incentivi dal Conto Termico (DM 28/12/12)

Gli incentivi dal Conto Termico sono contributi erogati sotto forma di rate annuali che appaiono nelle spese sostenute dalla Pubblica Amministrazione che ne faccia richiesta. Il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. – è il soggetto nominato per la gestione e la messa in atto del processo di incentivazione, erogando gli incentivi stessi ai soggetti ritenuti beneficiari.

In questo caso specifico, i Soggetti Beneficiari possono essere esclusivamente le Pubbliche Amministrazioni (PA).

Ma quali nel dettaglio i prodotti incentivabili? (in riferimento all’articolo 4, comma 1, punto d)

L’installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti che siano installati su facciate esposte da Est-Sud-Est ad Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.

Di seguito riportiamo i valori e le quote degli incentivi:

È fondamentale altresì sapere che sono considerate incentivabili soltanto le tende e le coperture solari che abbiano una prestazione pari o superiore alla classe 3, così come indicato nella normativa europea EN UNI 14501 che riportiamo di seguito:

Ancora, gli incentivi per le schermature solari saranno autorizzati solo se gli edifici in oggetto sono dotati di isolamento termico delle pareti opache o se siano state sostituite chiusure trasparenti comprensive di infissi. La presenza anche solo di uno dei due elementi permette l’incentivazione. Al contrario, sarà necessario realizzare almeno uno dei due interventi congiuntamente all’installazione delle schermature solari.

2- Detrazioni Fiscali Legge n. 90/13 del 3 agosto 2013

Altro punto fondamentale riguarda le due grandi aree dedicate dall’amministrazione e dal Governo alle Detrazioni Fiscali che ci interessano. Una si riferisce agli interventi per le ristrutturazioni edilizie, la seconda è dedicata agli interventi di efficienza energetica degli edifici. Anche se le coperture solari non figurano esplicitamente nella parte principale del testo, è lecito credere che vi sia un’apertura nei confronti di queste ultime, in quanto l’articolo 15 riporta del comma 1 il seguente testo: “1-bis. Nella definizione delle misure di cui al comma 1 si tiene conto dell’opportunità di agevolare ulteriori interventi rispetto a quelli previsti dal presente decreto, quali ad esempio le schermature solari, la micro-cogenerazione e la micro-trigenerazione per il miglioramento dell’efficienza energetica, nonché’ interventi per promuovere l’incremento dell’efficienza idrica e per la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici”.

Ciò significa che soltanto i prodotti ad altissima efficienza energetica, naturalmente certificati e riconosciuti dai diversi enti preposti al loro controllo, hanno possibilità di accedere agli incentivi.

Come scegliere una tenda? Ecco i due indici che forse non hai considerato

Il risparmio energetico può essere sempre dietro l’angolo, ciò significa che a volte basti fare attenzione a piccoli particolari per ottenere discreti vantaggi in termini economici e di resa termica che neanche ci aspettavamo.

Ma come facciamo a scegliere la tenda giusta, e quali criteri si devono tenere presenti per un buon risparmio energetico?

Spesso la prima cosa a cui si pensa per una copertura è la fantasia dei disegni, o la larghezza, o ancora le rifiniture della superficie; tralasciando cioè dei dettagli che possono risultare fondamentali e spesso decisivi per una buona resa di un prodotto che ci aspettiamo duri a lungo.

Il primo aspetto da tenere in conto, quindi, è la tipologia di tessuto impiegato, con particolare riferimento al grado di ingegnerizzazione della trama, ad esempio. I tessuti Tempotest, impiegati soltanto per la produzione delle migliori coperture possibili, hanno dimostrato una altissima resistenza ai venti dalle cosiddette prove di soffieria, ossia a speciali camere adibite alla messa in tensione delle tende con il fine di testarne la tenuta sotto sforzo di determinati agenti atmosferici.

La garanzia che la norma UNI EN 410 per l’irraggiamento solare delle tende da sole confezionate con tessuti Tempotest costituisce inoltre il secondo punto da tenere presente: tali standard determinano la capacità delle tende stesse di filtrare l’irraggiamento solare in funzione del coefficiente di trasmissione, riflessione, assorbimento e luminosità. Qui è possibile ritrovare maggiori informazioni.

Per le prossime coperture saprete quindi come agire, quali aspetti esaminare, ed eventualmente che domande porre per essere sicuri di fare la scelta giusta.

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